mercoledì 22 aprile 2009

Ore 17.33

Quella stanza d'ospedale
brutta grigia
da tener lontana ritorna
di nuovo amica nemica
incubo sollievo
e all'improvviso il sole caldo
già di primavera
si oscura tra le nuvole grigie
nere pregne di pioggia
come lacrime implosive
dentro il cuore che
in un fiat si gela.

Inghiotti amaro e sai di bere
ancora dall'amaro calice
fugace presente
già futuro e già passato
prova inconfutabile
s'intreccia col palpito di primavera
d'umidi daffodil inglesi e tre boccioli
di rose gialle e senza spine.

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