mercoledì 15 aprile 2009

Canto d'amore a PANAREA II

I


Di che colore sono gli occhi dell’amore?
Verde bosco o grigio bottiglia?
Chiudo gli occhi e sorrido
sono felice.

L’amore non ha età
dicono gli alunni
e così ti rivedo col tuo berretto all’alba.


II
Odora di violetta
e limoncello
l’eco dell’amore
intenso e bello
che ci lega con fili celestiali.

La conchiglietta brilla
calda e tenera
come le tue parole
Eolo accarezza il mare
ma spumeggia solo
l’inno alla gioia
la sua brezza.

Chiudo gli occhi
e ascolto una melodia all’arpa
sul Monte Alto di Maria
nel susseguirsi di scene
da film mentre risuona
l’eco di chi pensa ad alta voce
che l’amore non ha età.

E tu non sei chiunque.
15 Gennaio 2004


III


Piange il mio cuore di commozione
dimentico il passato e protendo verso il futuro.

Ho dentro la gioia dei vent’anni
quando appoggiata al davanzale
mi vedevo già in un college americano.

Quanti sogni
quante preghiere esaudite,
e Tu, Signore,
mi hai donato l’osculum Dei.
Ti sei donato a me
balsamo di vita per illuminarmi
nelle difficoltà
nelle sofferenze
nelle ferite quotidiane
e ora nella gioia
e nella pace vera e piena
perché
a chi cerca la gioia nel Signore
Egli esaudirà
i desideri del tuo cuore.

IV

L’acqua indorata scintilla di pesci
al canto dell’usignolo
quando la dolce brezza del mattino
profuma già di gelsomino.

I capperi a cascate
avvinghiati ai bouganville
danzano nel vento
e le farfalle inseguono le api
e in quest’incanto all’Ancòra ti penso
invasa dalle zagare e mi chiedo
perché t’amo tanto.

18 Maggio 2004



Augurio

Professore, quando si sposa?
è la domanda che tutti con audace
perseveranza ti rivolgono
ma la brezza del vento ostro
non ha ancora accarezzato il filo
dell’amore nel mare irrequieto.

Forse nel museo della brina ci sarà
un valzer per te tra un sorso di Mozart
e una fetta di Sacher Torte e un violino
suonerà anche per i mendicanti di Vienna.

Nella tiepida sera qualcuno ballerà
con te e ti dirà “T’amerò sempre”.
La vastità dell’Arcobaleno
spazzerà via la tua solitudine
e le assopite farfalle e globi d’aria colorati
ricolmi di riflessi esploderanno di gioia
contemplando il mondo chiaro
come l’acqua in fiamme
vibrante di onde di musica.

VI

Quale nostalgia spinge quelle dita
a comporre il numero e raccontarmi
delle tue giornate d’africano
e della lettura sulla vita del Santo
sulla via di Damasco?

Una sera d’estate i nostri sguardi
getteranno l’ancora sullo Stretto
dove lo Ionio s’incrocia col Tirreno
e la farfalla bianca inseguirà i gabbiani
lasciandosi il Maestrale
e passeranno aerei e navi e aliscafi
e le barche torneranno a riva
con il pesce fresco.

Quel passerotto blue
metterai in una gabbietta per me
e i desideri arditi
ripareranno in un attimo
le nostre ferite
nella pioggia estiva
che arderà nei nostri cuori.


VII

Nell’ora della luna
odora di limoni e citronella
l’aria che ci avvolge
quando i neon sono accesi
la tenda tirata e
gli uccellini narrano le loro avventure.

La scena diventa familiare
ma tutto sembra strano
quando i nostri occhi
s’incontrano
s’intersecano
e mutano nel lembo di cielo
e là è gioia palpitante.

Pensiamo uguali pensieri
nel giardino senza rose,
senza gigli e
senza frasi filari di sabbia al vento
che sparpagliano le parole private
non dette ma pubbliche
e lodo Dio
che ti ha dato in dono a me.


VIII

Sogno o nostalgia t’infrangi su di me
con tutti i sensi e brillo nei tuoi occhi
come il silenzio stellato
nell’ora della luna
quando siedi vicino al limone
e il vento dal mare viene da te
chino sul libro e le immagini
reali sono più belle del ricordo.

Io lontana con la preghiera
sempre più vicina agli Angeli
ti affido alla brezza del Paraclito
che spiri con la Sua Potenza intorno a te
e con la Sua luce impregni la tua vita.

Per te ho cercato un gesto di dolcezza
e tenerezza insieme perché sei
dono di Dio nella mia vita.
Dammi la mano e prega insieme a me
e a passi leggeri ascolteremo insieme
flauti e violini accompagnare un canto
profondo traboccante di pensieri vasti e felici.

Epilogo

Fuma Stromboli trascinandosi via
la mia malinconia e la brezza
del mattino mi riempie di gioia
col suo incanto tenero e sensuale.

Dattilo cangiante accoglie del mare
le carezze passati lo scirocco e il maestrale.
Come in un film sull’acqua
qui a Panarea rivivo le stagioni
che nell’anno sono passate
e mi avvolge tanta tenerezza
come sciarpa di cashemere
che in inverno riscalda il volto e il cuore.

Oggi il tuo orgoglio è ruggine
e grigia caligine la luce
allergia del tuo cuore randagio
che adagio adagio respinge la sua chance.

Forte è il filo che ci lega
ma ieri forse sotto il cielo
al buio abbiamo sfasciato tutto.

1 commento:

  1. ...l'amore non ha età...!...lindo!...linda a tua poesia!...grazie.
    e per te...

    "Abvum d'bashmaia"...!?...

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