mercoledì 28 dicembre 2011

Ogni giorno è Natale

Carissimi tutti è Natale e nel periodo degli sms in cui tutti vanno di corsa ed hanno perso il senso dello stupore e della meraviglia perché è difficile fare pause, ho pensato di farvi i miei più cari auguri con una lettera, oggetto ormai estinto dall’avvento del virtuale. Per qualche anno a scuola ho fatto fare la festa del biglietto e del tè appropriandomi e variando una tradizione maltese che si chiama “festa del vino”: bellissimo scambiare i biglietti accompagnati da un bicchiere di tè ringraziando Gesù per la presenza gli uni degli altri … ma quest’anno non è stato possibile.
E’ un modo bellissimo di fare comunione perché non bisogna dare tutto per scontato e sarei felice se quest’idea vi contaminasse per intraprendere nelle vostre famiglie questa tradizione, magari cambiando la bevanda!
Che cosa è Natale se nel silenzio del cuore non percepiamo le vibrazioni e la gioia di sapere che Dio si è fatto carne umiliandosi a nascere in condizioni così umili? E’ Natale se pensiamo a chi è solo e riusciamo a fare una telefonata a chi ci ha ferito o deluso. Io ho trascorso il Natale dell’80 e dell’86 completamente sola ma il mio cuore era comunque nella gioia.. Il primo a causa della tempesta di neve che ha impedito al mio gruppo di amici di stare insieme dopo che a casa del mio amico carissimo Giacomo Striuli avevo preparato per giorni il nostro cenone con panettone e ravioli al prosciutto crudo fatti in casa. Tutto perché cercai quell’anno ma anche successivamente di non fare separare lui dalla moglie e dalla piccola Melissa. Il secondo perché rinunciai al matrimonio che avrebbe dovuto celebrarsi dopo due giorni! E come ricordo di aver pianto a dirotto a Messa senza che nessuno si avvicinasse a me! Quel giorno però chiamai i miei in Italia almeno venti volte!!!E mi sembrava di essere a casa con tutti!
Questo Natale ho invitato una coppia di zingari rumeni che cercano l’elemosina davanti la parrocchia di San Gabriele. Ho preparato per loro capesante in conchiglia di sfoglia, la mia famosa pasta fresca on gamberi e zucchine e pesto di pistacchio, tacchino in crosta e panettone farcito con crema inglese e fragoline di bosco freschissime! La tovaglia d’organza ricamata, cristalli e porcellana scintillante, candele accese e al centro nella mia scintillante teca c’era il Re dei Re per la mamma perché ho pensato che non ci fosse cosa più bella che fare un momento di preghiera uniti nell’AMORE e poi ringraziarLo insieme. E loro che han fatto? Prima cosa mi hanno detto che alle due avevano un appuntamento con gente che partiva per la Romania. E poi non hanno toccato cibo perché avevano preso il caffè e un cornetto! Cosi ho mangiato solo un’arancia mentre la mamma che si era trovata inaspettatamente degli ospiti era sbalordita. Possibile che qualcuno che abbia fame e sia lontano da casa non mangi per timidezza? A trent’anni e con due figli? Stento a crederci. Comunque ho dato loro quanto avevo cucinato e li ho accompagnati presso il rudere dove alloggiano senza’acqua e senza luce! Non ho dato loro soldi perché chiedere l’elemosina non si può considerare un lavoro, e poi avevo dato loro venti euro il giorno del mio compleanno! Un grembiule per lei, un pantalone a lui e una bellissima coperta fatta ad uncinetto da me durante una convalescenza erano un bellissimo regalo.
Nella riflessione successiva ho pensato che per l’umiliazione provata sono stata io a nascere nella stalla come Gesù. La stella cometa ho così portato da me, Giuliana e Antonella, Piggio e Gabriele, Gianni e Maria Celeste!
E tornano sempre in mente le parole di papà Ogni giorno è Pasqua e ogni giorno è Natale se Gesù è nel tuo cuore. E così non posso che sentirmi privilegiata!
E’ Natale quando sentiamo il fresco profumo del sorriso e l’abbraccio di un bambino.
E’ Natale quando ci accorgiamo che qualcuno soffre e gli stiamo vicino invece di far finta di niente.
E’ Natale quando ascoltiamo qualcuno quando invece vorremo essere altrove.
E’ Natale quando rinunciamo a qualcosa necessaria per offrirlo all’altro.
E’ Natale quando rinunciamo all’egoismo per fare qualcosa con l’altro.
E’ Natale quando chiediamo perdono e doniamo la pace per primi costruendo un ponte con l’altro anziché un muro.
E’ Natale se schiacciamo il nostro orgoglio e stringiamo la mano a chi ci ha fatto del male e sentiamo la gioia traboccare dal cuore.
E’ Natale quando Gesù si fa presente negli altri attraverso di noi che ci siamo arricchiti della Sua presenza nel nostro cuore con il Pane Vivo.
E’ Natale quando penso che tutte le persone siano un dono prezioso che Gesù ha voluto mettere nel cammino della mia vita. E così voglio dare il affettuoso abbraccio soprattutto a chi ha bisogno di essere consolato se sta affrontando tribolazioni o deve fare i conti con tante amarezze o ferite.
Per anni ho desiderato riavere l’albero di Natale della mia infanzia che arrivava al soffitto e profumava di pino fresco, di datteri e formaggio con la buccia rossa che il nonno comprava da Borgia, una nota salumeria della Via di Mille. Un albero scintillante e se qualche pallina veniva urtata si frantumava, mamma e nonna la sostituivano subito. L’enorme baule di latta rosso con tante decorazioni natalizie è finito nella pattumiera solo poco tempo fa e nonostante fosse arrugginito aveva sempre il profumo della gioia che ha accompagnato la mia infanzia.
Quest’anno il mio albero bianco e rosso con tanti angeli e presepi è bellissimo ma oggi per me è Natale se posso leggere negli altri la gioia di essere dono e perché quell’albero di Natale sono quelli su cui brilla la stella di Gesù.
Che la benedizione della Notte Santa rimanga con tutti riversandoi la gioia, la pace e la comunione di cui ognuno ha bisogno.

domenica 13 novembre 2011

A mio padre

Quando lo leggo
Il tuo nome
In oro inciso sul marmo bianco
Sguiscia nel mio cuor agro
Rinnovando il dolore che io serbo.
Il tuo corpo si consuma
Lentamente ma non andrà via
L’amore che m’ha sì stretto
E che in questo mondo ho io perduto

Ricordo
L’oro delle acacie del Valentino
Gli amati colori del Perugino
Gli aborigeni e il deserto d’ Australia
Le nostre orme sulla nera bianca neve di Montreal
Il nostro chiacchierare sull’Autostrada
E il nostro percorrere le tue strade.
Quante cose conobbi in terra con te.

Mesto e amaro il nostro ultimo saluto.
“Vedo solo un tetto grigio”
Mi dicesti quando invece
Volevi vedere il cielo azzurro
E sentire anche tu
Il canto dei blue-jay.

Ora sei in Paradiso
E gli eterni concerti attendi
E quella vera parte di me
Mi trema in un riso tuo.
Settembre 1990

mercoledì 26 ottobre 2011

Alexander Alan Milne

Il London Evening News è un quotidiano che nasce il 14 agosto 1855 ma se gli inglesi ne parlano si riferiscono al giornale pubblicato dal 1881 al 1980 quando diventa Evening Standard. Fu in questo quotidiano che il giorno di Natale del 1925 apparve un racconto che diverrà qualche mese dopo il primo capitolo di un libro per bambini. Il padre di Winnie nasce a Londrail 18 gennaio 1882 e muore il 31 gennaio 1956. Scrittore, poeta ma soprattutto commediografo Alan Alexander Milne comincia a scrivere sul Granta, rivista letteraria del’Università di Cambridge che ha dato spazio agli esordi letterari di molti. Combattente della I e della II guerra mondiale acquista una casa in campagna, Crotchford Farm, che nel 1969 è teatro della tragica fine di Brian Jones, chitarrista dei Rolling Stones. La moglie Dorothy gli da un solo figlio Christopher Robin nel 1920. Il bambino ed i suoi animali di peluche ispirano i due libri che tanta fama danno a Milne. L’orsacchiotto si chiama Edward ma il bambino gli cambia nome quando la mascotte canadese della I guerra mondiale, un orso nero di nome Winnipeg viene donato allo zoo di Londra. Pooh è invece un cigno che appare in un opera precedente di Milne, When we were Young. Tutti i peluche appartenuti a Christoper, ricevuti tra il 1920 e il 1928 sono in mostra permanente alla New York Public Library. Il libro viene illustrato da Shepard, noto illustratore della rivista Punch. Shepard si ispira però a Growler, stupendo peluche del proprio figlio, Graham. Nel secondo volume di Winnie compare Tigger, l’altro importante personaggio.
Oggi Winnie the Pooh senza trattino è un’immagine globale poiché Dorothy Milne, dopo la morte del marito vende i diritti alla Walt Disney Company. I proventi del copyright diventano borse di studio per scrittori emergenti.
Nel 1966 il personaggio diventa animato e grazie ad un accordo con il grande magazzino Sears diventa uno dei pupazzi più venduti.

venerdì 21 ottobre 2011

A tutti i miei cari alunni

Non prender nulla dagli altri
che non possa renderti migliore
e fa che chi da te si allontani abbia
il ricordo del sorriso
e della gioia nei tuoi occhi.
Afferra la bellezza del Silenzio
e spargi intorno tutti i suoi tesori
perché così eliminerai gli affanni
e troverai l’affinità divina
della pura cortesia.
Ciò che devi fare oggi
fallo straordinariamente bene
e non pensare alle nuvole
che in cielo ci saran domani.
Affronta la tribolazione
che ti rende forte e trattieni la speranza
che è dei sogni e con il sacrificio
potrai arrivare alla calma sera
senza sospirare.
Messina 13 Ottobre 2011

giovedì 20 ottobre 2011

Fulva

In una vecchia casa di campagna in legno e mattoni ci abitava una gattina dal pelo fulvo. Si chiamava Fulva e adorava il giardinaggio, così intorno alla casa c’era sempre profumo di fiori: rose, ciclamini, peonie, gigli, violette e pansé.
Un giorno qualcuno, pensando che nel vecchio casolare non ci abitasse nessuno, gettò una vecchia scopa da spazzino che non usava più. Per Fulva trovarla fu come scoprire il calore dei raggi di sole. Si accorse ben presto di non poterne fare a meno:puliva la casa e il giardino e quando non aveva nulla da mangiare poteva volare in città o in montagna e procurarsi qualcosa.
Andare in città la divertiva da matti perché volava molto in alto. Le persone e le case sembravano puntini in movimento. Fulva vide tante cose strane e cominciò a sognare di potersi mettere un giorno al volante di un’automobile bella e lucida e andare ad alta velocità suonando il clacson, musica per le sue morbide orecchie non abituate ai decibel inquinanti.
Fulva raggiungeva il culmine della felicità quando in città mancava l’energia elettrica. Nessuno vedeva nel buio fitto e così lei entrava nella sua gelateria preferita per farsi scorpacciate di gelato che sciogliendosi scorreva a fiumi ed era più squisito al suo palato.
La maionese la mandava in visibilio e se era nei tubetti, prima li spremeva per scrivere dolci paroline e poi si leccava i baffi per settimane! Quando c’erano le fragole e le more la maionese si colorava ed era ancora più gustosa, Non aveva ancora scoperto quella crema marrone che i bambini mangiavano col pane!
Un giorno vicino alla pianta di fragole trovò un grosso topo grigio e una tartaruga. Si preoccupò che le mangiassero i suoi frutti e, presa dall’angoscia, cominciò a singhiozzare. Pianse a dirotto finché non sentì una vocina che la rassicurava. Si calmò e non ebbe più paura del topo ed entrò in casa. Qui con enorme sorpresa trovò un micione dal pelo fulvo. La scopa si mosse ed abbracciò una rosa rampicante …… e vissero tutti felici e contenti.
Novembre 1992

venerdì 16 settembre 2011

Beatrix racconta

Come tutte le fanciulle della mia epoca, quella vittoriana, studiavo a casa mentre mio fratello andava tranquillamente a scuola. Timida e riservata tenevo un diario secreto, in cui annotavo tutti miei pensieri e in cui potevo esprimere le mie opinioni. Amavo la natura e mi piaceva dipingere e disegnare ciò che mi circondava e soprattutto la campagna. Mio fratello Bertram, amava gli animali e teneva in casa lucertole, conigli, rane, ragni, serpenti, topi e uccellini. Li amavo tanto che mi piaceva fare degli sketch e ispirami a loro per i miei personaggi.
Nel 1893 scrissi una lettera corredata da disegni per un bimbo ammalato da tempo e la intitolai, The Tale of Peter Rabbit. Il bimbo era il figlio della mia amata governante e si chiamava Noel Moore. Aveva cinque anni. Nel 1901 stampai per Natale 200 copie. Vendute per uno shilling andarono a ruba e se ne dovettero stampare altre duecento copie dopo quindici giorni. L’editore Warne l’anno dopo pubblicò il libro in 8000 copie. Da allora il libro è sempre in ristampa. Scrissi altri ventidue libri e con i soldi guadagnati mi comprai una fattoria nel Lake District e la chiamai Hill Top Farm.
Il mio fidanzato, Norman Warne, morì tragicamente di anemia perniciosa e così fino a quarantasette anni rimasi sola. Quando incontrai l’avvocato William Heelis lo sposai e mi preoccupai di preservare le bellezze del Lake District. Mi dedicai all’agricoltura e all’allevamento di pecore Herdwick.
Il mio amore per la natura mi portò a scoprire cose molto interessanti su funghi e licheni e venni rispettata dalla comunità scientifica per i miei dipinti e le mie osservazioni micologiche che mi portarono a tenere conferenze alla London School of Economics.
La mia vita è stata raccontata in un film del 2006, Miss Potter: Hollywood ha pensato infatti che fossi un soggetto ideale.

martedì 13 settembre 2011

Fibrillazione impietrita
tesa al nulla nel cuore
ferito che s'annera
ma lo slancio di rose si tramuta in gioia
aperta dal dolce affanno mattutino
in attesa del calore infuocato di sole.
Spariscono quei volti
vuoti di fanciulle brutte dentro
vecchie anzitempo
schiacciate da lezzi
sordi al silenzio
il cui ventre ribolle di sesso
di fragili cancrene di passioni
col nulla davanti.

mercoledì 31 agosto 2011

Spaghetti Manzoni

Oggi è l'ultimo giorno di vacanza e così per festeggiare ho pensato di creare una nuova ricetta.Il tutto per eliminare l'ansia e lo stress legati all'inizio di un nuovo anno scolastico presso la scuola dove rimarrò fino al pensionamento. Finalmente una sola scuola! Finalmente avrò il senso di appartenenza! Per dieci anni sarò là! Felice che la scuola abbia il nome di uno dei miei scrittori preferiti e ricordando un convegno cui partecipai all'Università di Toronto nel 1987 ho creato una nuova pietanza:sugo alla Manzoni. Ricetta per due persone: tre fettine di pescespada taglate a dadini, una zucchina grattugiata, uno spicchio d'aglio. Olio e sale q.b. Rosolare l'aglio per qualche minuto e poi toglierlo. Mettere la zucchina, i dadini di pescespada e un pomodorino di pachino a dadini in padella per pochi minuti. Insaporite con una presa di sale. Aggiungere due cucchiai di pistacchio e la nostra deliziosa salsa è pronta. Cuocere al dente della pasta fresca, preferibilmente spaghetti alla chitarra. Amalgamare la salsa e impiattate spolverizzando i piatti con polvere di pistacchio e parmigiano. Buon pranzo

domenica 21 agosto 2011

Tg di fine estate

La gran calura di fine agosto tocca i 40 gradi
morti sulla strada per colpa di pirati ubriachi una ragazza e un preside
un turista d’Afragola muore all’istante colpito dal volo di una persiana ad Amalfi
un profugo muore annegato nelle acque di un lago lui che era arrivato dalla Nigeria
a Lampedusa!
La gente compra oro, bene rifugio più solido delle azioni Fiat
Il mondo va verso la recessione
A Tripoli sta per arrivare l’assedio finale
A Gaza tanti bimbi feriti e tre morti egiziani sono a carico
del leader israeliano che di Pace non vuol saperne.

Traffico da bollino rosso e afa afa e ancora afa.
Muore per embolia polmonare un giovane di Sheffield davanti al videogioco
Una bimba a cinque mesi soffre di tubercolosi
Ma la notizia più importante viene da Madrid:
due milioni di giovani tra esplosioni gioiose
hanno sfidato la calura e la pioggia per incontrarsi col
Santo Padre!!Hanno pregato in silenzio, hanno cantato
Hanno condiviso l’AMORE e ora con la piccola croce
Hanno preso l’impegno di portare Cristo nei cinque continenti.

martedì 26 luglio 2011

Buone notizie da Facebook

Alla nascita della piccola Gemma ho fatto celebrare una Santa Messa
Matteo e Sofia sono bellissimi tra le braccia di mamma Daniela
Maria Celeste per il compleanno vuole zucca lunga e pomodorini
Al supermercato ho incontrato Loredana che ricorda come fu bello
stare insieme da me dopo la scossa di terremoto del 75
quando il parentato lasciò casa propria per accamparsi da noi!
Liz ha acquistato il biglietto per trascorrere con me una settimana in Agosto.
Ho colto un bel bouquet di rose profumate per Gesù nel tabernacolo
Piggio ha dato un altro esame e gli ho regalato due camicie di lino bellissimo
Giulia ha messo in ordine la sua stanza
Nicola è a Barcelona e mi regala tante belle foto
ho sentito i sapori del Vietnam nella lunga telefonata di Anna
Federica è andata a New York e calpesta l'erba di Central Park
Liliana, Domenico e tanti altri sono stati a Medjugorie
Sergio ha scritto un bellissimo libro su San Raineri
Gabriele ha iniziato a lavorare
Giancarlo è ora ingegnere aerospaziale
Fra Tonino ci benedice ogni giorno
Don Carà ci istruisce in Teologia
e poi giochi e ancora giochi
abbracci, tag, canzoni e link da condividere
con tante buone notizie.

lunedì 27 giugno 2011

Tempo d'estate

E' tempo d'estate
e fiori di strada
colorano la vita
profumano l'aria
e il maestrale dolcemente
dondola le navi da crociera
sullo Stretto.
Il riflesso di un vestito
all'ombra del gazebo steso
ricama nostalgia di ricordi lontani.
Con la racchetta fulmina zanzare
la bambina col vestito viola
fa scintille al bruciar d'ali tigri
e poi lancia i dadi alla conquista
di London e Riga sul tabellone del
Monopoly senza soldi e con carte di credito.

sabato 18 giugno 2011

Classe IA

Alla fine di un anno scolastico faticosissimo, divisa su tre scuole, molte immagini si sovrappongono e tanti volti si scambiano e confondono e di molti non voglio ricordarmi più nulla. Vorrei una bacchetta magica per trasformare i bulli in operai che imbiancano e abbelliscono le aule prigioni. Vorrei avere il biglietto vincente di una lotteria per aiutare le famiglie dei miei alunni in difficoltà.
Vorrei fare cose che non posso fare e cosi ieri sera dopo una Santa Messa al Duomo trovandomi accanto il sindaco gli ho detto "Come mai gli amici di Berlusconi sono piccoli, storti e cattivi? perchè non fa qualcosa per la città?" e lui a dirmi " Sia più educata e non dica bugie!" ed io"Io dico la verità e la dico davanti a Dio in chiesa!".
Fatta questa digressione la cosa più bella dell'anno scolastico è stata la classe vostra. Certo che il luogo era angusto e stretto ma siamo stai molto bene insieme. Il mio unico rammarico, il mancato Parmentier banquet! La nostra fatica sulle patate, quella dei presidenti, quella del Commonwealth, il nostro giornalino che devo ancora mettere nel cd che alcuni mi hanno dato.
Il nostro simpatico rompino, il nostro wikipedia, il nostro scricciolo, le nostre torri, le nostre spavalde ragazze, le nostre timide fanciulle, le nostre principesse, i nostri Lord. Ragazzi che squadra. Certo che se avessimo avuto un'aula più bella e molto più tempo insieme quante altre cose avrei potuto insegnarvi!
Lunedi si avvicina e cosi saprò dove sarò trasferita. Come dicono gli inglesi keep your fingers crossed.

facebook e gli amici della IIC

OGGI VOGLIO SCRIVERE AI RAGAZZI DELLA IIC.
Perchè il loro affetto mi ha aiutato a guarire dal cancro.
Perchè i loro sorrisi me li porto dentro.
Perchè ogni volta che li rivedo sono felice.
Perchè sono ragazzi speciali.
Perchè sono unici.
Perchè quando li penso le lacrime mi ragano il volto.
Perchè hanno imparato a dire Our Father.
Perchè le ore insieme hanno costruito ponti.
Perchè le nostre vite si sono impregnate di sentimenti.
Perchè il nostro entusiasmo è diventato Forza.
Perchè la pioggia non ci bagna.
Perchè siamo felici per la presenza gli uni degli altri.
Perchè ci vogliamo bene.

Il bullo

Oggi voglio parlare del bullo.
Perchè è nella mia classe.
Perchè è un ragazzo violento.
Perchè è un ragazzo triste.
Perchè è un ragazzo dagli occhi piccoli.
Perchè pesa un quintale.
Perchè vuole essere libero.
Perchè è prigioniero.
Perchè si crede forte.
Perchè minaccia tutti.
Perchè pensa sempre a ciò che è proibito.
Perchè il suo tempo cronologico è sballato.
Perchè ha i brufoli.
Perchè si sente sfigato.
Perchè si crede trendy.
Perchè parla in dialetto.
Perchè è ignorante.
Perchè mi ha chiesto l'amicizia su Facebook.
Perchè non sa chi sia Derek Walcott.
Perchè non ha futuro.
Perchè non sa pregare.
Perchè ha il motorino.
Perchè fuma.
Perchè ancora non ha incontrato Cristo nel suo cammino.
Perchè mi dice "Sii a megghiu"
Perchè non non conosce il silenzio.
Perchè è egoista.
Perchè il sole ogni giorno splende anche su di lui.
Perchè non ha letto mai un libro.
Perchè pensa come un assassino.
Perchè non ha un quaderno.
Perchè è inseguito da fantasmi.
Perchè prego per lui.

domenica 13 marzo 2011

Notte di scirocco

Brontola e litiga col mare lo Scirocco
e sul terrazzo note musicali piangono
e si urtano in questa notte ancora di dolore e morte.

Quinto Fabio Massimo prudente attaccava Annibale e ne usciva vittorioso,
imprudenti Hitler, Gaddhafi, Berlusconi.
Hitler superbo perse il baricentro.
Gheddafi dalla memoria corta e senza consiglio
di troppo sangue si sta macchiando ora e il mondo sta a guardare.
Al vecchio Berlusconi che cerca l’obsoleto nucleare
e non ha lo specchio per guardarsi indietro
gli chiedo di riflettere e pregare.
Chi è prudente ha memoria e legge il suo passato
equilibrato e saggio fa la scelta giusta:
qui da noi niente nucleare!

Matrigna è la natura
spazza via le case, paesi interi
cadaveri e cadaveri finiscono nel fango
lo tsnunami tutto travolge con macchine e case
si spezzano gli aerei, navi, barche e treni.
La puzza di morte si mescola col fuoco di macchine incendiate
esplodono i reattori nucleari
manca l’acqua da bere, mancano coperte
ma composti nel dolore
danno i nipponici una lezione al mondo.
Poesia del dolore nelle lacrime del cuore
che non hanno odore nella tragedia e nello shock.

sabato 26 febbraio 2011

Piove

Piove lentamente sulla mia città
la pioggia schiaffeggia i passanti
ignari del mio cuore che piange.
Non guardo TG italiani!
Sono stufa di vedere
i pagliacci della nostra politica
mi rivoltano tutti lo stomaco
con quei visi vecchi intrisi di botolino
e le loro lussuriose manie.

Lo scaltro infiltrato nelle case degli Italiani
con la TV spazzatura, ottimo lavaggio
di cervello per gli ignoranti!

Una volta la gente sognava per i figli
un futuro migliore del proprio con lavoro e onestà!
Ora le mamme vogliono i soldi
facili per le figlie e così la famiglia
è allo sfascio e nel sud d’Italia
patria di Nobel per la letteratura
ora i ragazzi stentano a leggere!
I giovan hanno l’ingresso al lavoro
con stipendi bassi come dieci anni fa
Ma cosa devono dire quelli precari per anni ?

L’Onu chiede all’Italia
un ruolo attivo nella crisi di Tripoli!
Ma quanto ce la farà pagare
il pagliaccio che ha stretto le mani
di chi si è macchiato
di crimini contro l’umanità?
La storia maestra di vita per lui
libro bianco senza caratteri stampati!
Protestano i libici a costo
di sangue ed il prezzo è alto!
Genocidio come quello di Hitler!
Protestano ancora al Cairo
e la repressione continua,
protestano a Baghdad e in Bahrein.
Sono giovani giovani le vittime
della voglia di libertà che usano internet.

E qui da noi?
Dov’è la coscienza morale?
Qualcuno diceva
“la politica? È solo una porcheria?
Mi hanno preso i fascisti
e mi hanno preso i partigiani.
Io non sono né di destra né di sinistra!”

I nstri politici tutti clown, pagliacci, ignoranti
volgari le loro parole
facce tutte da schiaffi,
neanche uno di loro è un signore,
nessuno è pacato, raffinato calmo e tranquillo.
Ci vuole una squadra politica unita
di premi Nobel, cervelli fini,
gente integerrima onesta
che guidi il nostro amato bel paese
con amore educando all’amore fraterno.

La nostra storia il nostro tesoro
custodiamo i beni che ci hanno lasciato gli avi
sopportiamo l'un altro pene e gioie
e facciamoci tutti Fratelli d'Italia.

mercoledì 2 febbraio 2011

Scuola, scuola, scuola

Spesso mi è capitato di avere alunni terribile. Sempre, nel giro di poco tempo. il loro atteggiamento è cambiato! Come non ricordare Dario? Gli mancava un dito, non sapeva leggere nè scrivere ed era in terza media. Inoltre non aveva regole e per lui la ricreazione doveva durare a lungo e doveva giocare a carte. Puntualmente, ogni giorno sequestravo le carte, finchè nel tabacchino del paese non ne vendettero più!Dario amava il calcio tifava Milan. Era l'anno in cui Weah era il grande mito dei ragazi. Dario incominciò a fare un cartellone sul suo mito e da lì partimmo per un percorso d'esami che Dario riuscì a sostenere con buoni risultati. Giovanni, non riusciva a stare fermo e per qualche settimana con la preside fummo d'accordo che venisse anche la mamma a scuola. Giovanni non amava lo studio ma quanti pomeriggi passai al porto con lui per insegnargli qualcosa. Giovanni aveva un sorriso meraviglioso ed era un gran pacioccone. Abbronzatisimo sembrava un orso bruno o un sacco di patate.Veniva a cercarmi sempre perchè sapeva che su di me poteva contare. Quando pescò la sua prima seppia venne alla casa dell'Ancora per regalarmela. L'ultima volta che insegnai in quella scuola veniva a portarmi sempre del pesce.
Quando facevano educazione fisica anch'io andavo al campetto e ricamavo a punto croce. Lui e gli altri compagni mi chiesero di imparare il punto croce. Per i maschietti portai schemi di macchine, nodi marinari e scudetti e tutti si fecero dei ricami che ancora hanno in casa.Quando vado a Panarea i miei alunni li ritrovo tutti grandi e felici. Giovanni c'è sempre ad aspettarmi col suo sorriso dal Cielo visto che porto un fiore alla sua tomba. Si, perchè Giovanni è volato in Cielo alla vigilia del matrimonio. Lavorava, aveva incontrato Cristo ed una brava ragazza ma la leucemia è stata fatale.
Un'alunna americana mi chiese che le facessi da madrina di battesimo perchè si convertì al cattolicesimo. I miei alunni si sono speciali anche quando gli faccio un rapporto. Certo preferisco quelli di merito come annotazioni. A volte vorrei la bacchetta magica ed incollare sulla sedia Alessia, Cetty, Kevin, Giovanni, Francesco, Andrea, Simone, Rosario, Davide, Vincenzo, Francesca, Valentina, Fabiana.
Vorrei incollarli alla sedia per infondere nei loro cervelli tutto il mio bagaglio culturale.Vorrei che ascoltassero quanto sia importante andare a scuola. E' il luogo dove si fanno tante amicizie che nel tempo sono preziose. Anche la scuola brutta con le grate tale da sembrare una prigione se si usa la fantasia può trasformarsi nel posto più meraviglioso del mondo. Ai miei alunni di quest'anno un grosso incoraggiamento. A quelli di ieri tutto ilmio affetto ed un grosso bacio.

martedì 1 febbraio 2011

Hans Ament ( 15 Febbraio 1934 Vienna –Maggio 44 Auschwitz)

Il profumo dell’infanzia mi univa a mio fratello Alfred
andavo in bicicletta e correvo lieto in campagna
nei giorni caldi dell’estate austriaca.
Il mio trenino a corda sulle piccole rotaie
col suo fischio i miei sogni alimentava
vedevo il mare e gli aquiloni e facevo tanti viaggi!

All’improvviso vennero i tedeschi
e mio padre ricco imprenditore
tosto in Belgio decise di condurci.
L’America sognava fuggendo da Vienna,
la libertà, la gioia e un futuro nuovo.Il Visto noi ce l’avevamo ma lunga
era l’attesa dei posti su una nave.

Imparai il Fiammingo non ancora Nederland.
Il cielo odorava di rose quando
QUELLI vennero anche in Belgio
il mio papà arrestarono ed io non lo rividi più!(1)

Tutti i francobolli di Alfred la mamma
vendette per darci da mangiare
e poi il suo anello di fidanzamento!
Posto sicuro pareva la Francia
dove mamma ci portò
ed io a scuola imparai la Marsigliese.
Ernestina la mia mamma
di tisi presto si ammalò.

Restai solo accolto con altri bimbi ebrei
a Izieu: Alfred da me lontano come
la mamma in ospedale.


Alfred era adolescente e fu mandato altrove.

44 bambini stavamo insieme in una casa con buoni operatori
nuoto corse e picnic per metter su un sorriso
e togliere qualche lacrima da stress e paura provocati.
Scrivo alla mamma e i miei disegni mando
parole e colori carezze e baci per lei e firmo Jeannot.

6 Aprile ’44 : i Nazisti arrivano anche in Francia.

Ora nessun ebreo qui può esser salvo e
nove giorni dopo aprono per me
di Aschwitz il cancello....

Ho solo dieci anni e nel fumo del camino finisce la mia vita!


Max Ament morì a Majadenek o a Sobibor dove vi giunse da Drancy
La moglie Ernestina morì di tubercolosi il 7 Agosto 44 ad Hautville
Alfred riuscì a scappare in Svizzera dopo molti stenti insieme ad altri ragazzi
di un convoglio di 30. Del gruppo di Izieu non sopravvisse nessuno

giovedì 27 gennaio 2011

VODAFONE VODAFONE VODAFONE

Mi chiedo come mai un'azienda telematica non riesca a risolvere un problema tecnico. Bravi nel pagare ingenti somme in pubblicità a personaggi come Megan Gale o Francesco Totti e poi lasciano i clienti in tilt per ore. Ho comprato la vodafone home station quasi due anni fa e devo dire che ora ne sono amaramente pentita.
Per circa due mesi hi hanno dato un numero provvisorio ma era quasi impossibile fare o ricevere telefonate. In quel periodo andai in Inghilterra e l'unico modo per dare notizie era telefonare ad amici che li riferissero a voce ai miei oppure mandare messagi su facebook e facendo la rompiscatole con tutti. La famosa internet key per sei mesi si poteva utilizzare fuori casa. L'avessi potuta usare almeno una volta!!!!!
Macchè. Bufala la frase "avrà in 15 giorni il numero fisso" bufala anche la promessa di utilizzare l'internet key fuori casa. E per la serie non c'è due senza tre, ora che il mio notebbook ha windows 7 professional non posso usarlo in wi-fi!!!!! Vodafone sei da eliminare dalla mia vita. E' da ieri che chiedo aiuto al 190... Guardacaso dal fisso non possono aiutarti e ti dicono di chiamare dal cellulare. Quando il centralino ti risponde premi il tasto 1 per avere l'assistenza tecnica per ADSL, poi premi il tasto 3 e da questo per parlare con un operatore primi il tasto 9. Ti viene chiesto il numero di rete fissa per il quale si chiede assistenza. Una musica fastidiosissima ti lascia in linea per oltre 10 minuti. Poi viene il sospirato tecnico che velocemente si identifica e da il proprio codice. Sonia, Anna Fabio, Elena, all'apparenza gentili ma non sono esperti di informatica e cosi dalle 21 del 26 Gennaio si arriva ad oggi giorno della memoria che sarò costretta a ricordare con un indicibile epiteto diretto alla Vodafone. I poveri giovani cercano di dirti qualcosa da fare ma immancabilmente daopo due minuti che gli parli termina la telefonata ed io mi sento presa per i fondelli. Il popolo di internet e dei social network comprenderà sicuramente qualcuno che potrà dirmi come ha risolto il problema. Nel mondo imperante di chi fa a scaricabarili ci sarà qualcuno che ha avuto questo problema e l'ha risolto? Chiave di sicurezza, tipo di crittografia sembrano arabo ma è come se in questo istante avessi davanti Hitler!! E quei giovani mi sembrano tipi molto frustratiche magari fanno un lavoro al di sotto delle loro possibilità. D'altro canto quando ho davanti alunni senza sogni e dagli occhi spenti non mi sento anch'io frustrata.

Lipari, 10 Aprile 1999

Odora di zolfo e di ginestra
il mare di Vulcano
dove la brezza del maestrale
reca con sè l'eco dei sogni
dell'infanzia e dell'adolescenza.

Come in un film sull'acqua
rivivo i sogni e la speranza
di un mondo senza guerra
e senza fame quando giungevano
le immagini dal Biafra a TV7.

Riparte l'aliscafo e Lipari è la meta
ma quando chiudo gli occhi
tutto appare nero.
Una dopo l'altra vedo le immagini
dal Kosovo, missili cruise
lanciati su Belgrado, profughi in fuga
con le scarpe rotte e il volto sanguinante,
giovinette stuprate negli accampamenti
serbi, immagini di guerra, fame e morte
ma quel bimbo che piange
è ancora la speranza.

Spero sempre in un mondo di pace
e senza guerra e mi chiedo perché,
Signore, avviene tutto questo.
Siamo nati dall'AMORE e tutto il Creato
è bello, allora perchè l'uomo da Te si è
allontanato e reca con sè solo violenza?

martedì 25 gennaio 2011

La moglie del prof

Jeanne Daman Sacglione era cattolica ed insegnava a Bruxelles in un asilo ebraico. Quando iniziarono a deportare gli ebrei nel 1942 lei nascose 2000 bambini.Aiutò anche molti ebrei a nascondersi e scappare procurando loro dei passaporti falsi. La sua vita ed il suo contributo all’umanità sono commemorati al Museo dell'Olocausto di Washinton

Il giorno della memoria

Da tanti anni ogni 27 Gennaio ricordo le vittime dell'Olocausto. Ai miei alnni faccio sempre leggere qualcosa da me preparata o tradotta. L'anno che a Panarea ho insegnato anche Italiano, Storia e Geografia, per un mese intero mi sono dedicata alla Shoah. Abbiamo letto un libro di Elisa Springer e mentre passeggiavamo spiegavo e raccontavo alle ragazze di questo o di quel campo di concentramento. Quanto materiale ho portato loro!Per loro divennero familiari i nomi di alcuni che morirono e di alcuni che sopravvissero. Volevamo creare un gioco e facemmo anche un tabellone con i nomi di tutti i campi di concentramento. I quattro foglicoi cerchi colorati di filo spinato ce li ho ancora e chissà se un giorno riuscirà anche questo mio progetto.
Ricordare per non dimenticare quanto accadde negli anni atroci della guerra è un nostro dovere. Al mio arrivo negli Stati Uniti conobbi Jean la moglie di Aldo Scaglione. Non so se il vecchio professore sia ancora vivo o se fosse ebreo. Di lui non ho un buon ricordo perchè la sua cattiveria nei miei confronti era nota a molti negli anni in cui vissi negli Stati Uniti. Quando arrivai a Chapel Hill nel 1979 venne a prendermi all'Univerità e mi portò a casa sua con la sua macchina sportiva gialla. Lasciata la macchina nel garage mi fece entrare in casa da li per la cucina e Jean chiese in francese se fosse il caso di fare il caffè. Mi parve molto strano che una donna chiedesse al marito il permesso di fare il caffè. Con molta gentilezza dissi di non preoccuparsi perchè non bevevo caffè. Mi risparmiai così una schifosa brodaglia. Col passare del tempo le condizioni di salate di Jean peggiorarono. Fù la prima persona per la quale sentìì la parola Altzheimer. Quando andai nuovamente in quella casa poco prima di andare in Georgia ad insegnare, parlare con lei era come parlare ad una bimba di due anni. Jean era una persona speciale. Fu un'eroina della Resistenza belga salvando molti ebrei.

giovedì 20 gennaio 2011

Con chi prendersela?

Il mio portatile non è utilizzabile perchè il carica batterie ordinato a fine dicembre ancora non è arrivato. Dopo una settimana di continue telefonate finalmente riesco a parlare col tecnico del computer che mi dice di richiamare al negozio.
Ho qualche difficoltà con un programma e chiedo aiuto ma inutilmente. Da settimane cerco di parlare con la mia amica Eliana ma per quanto la chiami, non si trova mai in casa. Oggi mi ha risposto il compagno ma non so se le ha riferito il messaggio.
Devo fare la Tac ma ancora non so se funziona il reparto analisi x i controlli di routine. Gli alunni di due delle tre scuole in cui insegno non hanno voglia di imparare nulla.Con chi devo prendermela?

Ad Etty Hillesum

In memoriam

Odora di gelsomino in fiore
e vibra la musica nell’anima
nei tuoi gesti quotidiani
anche quando rubi alla vita
i suoi segreti e impari
dallo “spettacolo” che sale
dentro nell’amicizia con Dio.

Irreparabile, irreversibile
senza rumore entra la morte
e tu ami la vita e t’inginocchi:
preghiera di lode sulla via di Auschwitz
nell’occlusione dell’anima:
‘sich versenken’.

Per non dimenticare Terezin

Per non dimenticare Terezin

Una partita a backgammon facevo con mio padre
mi preparavo per la festa di compleanno
fervevano i preparativi ma all'improvviso
dovetti fare i conti con la vita.
Tralci di gioia nel volo privato d'acquiloni
finirono quando fu sfondata la porta di casa
e strattonati fuori e caricati come bestie
in vagoni freddi e puzzolenti
fummo portati a Terezin.
Idilliaca atmosfera ci promisero
molti di febbre tifoidea morirono.
In pochi, una manciata riuscimmo a sopravvivere

lunedì 10 gennaio 2011

Auschwitz-Birkenau

Passi di pace ricchi di ricordi
atroci di dolore e morte
col sole che splende
di fratellanza quando tutto
il mondo ripercorre lentamente
i sentieri di Auschwitz dove
il genere umano è stato vittima della shoah.
Tutti hanno taciuto
atroce il dramma di chi vide
peggiore il dramma delle vittime
di cui l’eco del silenzio ancora grida
e nella sinagoga aperta della natura
dentro il campo si respira di Dio la gloria.
Tante le lacrime di chi vede e resta senza parole.
No, non deve più accadere.!!
Contenitori di zyclon B vuoti
mi tolgono il respiro e sento dentro le narici
che il fumo bianco nel mio cuore penetra
e mi lacera. Scarpe vecchie dalle forme
di bambini impressi e bambole dal braccio
spezzato e senza testa mi ricordano quanti
sono entrati col sorriso di un futuro
che mai è stato e che nel trionfo del dolore
non hanno avuto neanche una tomba.
Fiori finti nei forni crematori
dove chi è sparito nessuna colpa aveva
e colle mani devo tenere la testa
per ricordare la morte nel profondo.
Sentieri illimitati nel centro di parti opposte
convergono nei fiori ad Auschwitz deposti
nella preghiera di perdono di noi sempre debitori.

lunedì 3 gennaio 2011

Il caffè di Nonna Angela

Il caffè di nonna Angela

La nonna faceva il caffè alla turca ogni mattina
e l’odore del caffè “Illy” o “Barbera” svegliava
i miei pensieri adolescenti e pronta aprivo
il Flora o il Donadoni che più di Sapegno
e Petronio mi erano simpatici.

Poi aspettavo con pazienza che il caffè si
“ricettasse” per fare colazione appena i
Renzo portavano i giornali puntuali
alle sette insieme a Laganà col pane fresco.

Il caffè solo ai diciottenni! A malincuore ubbidendo
mi inebriavo solo con l’aroma. La moka si usava
per il pranzo ma era la donna di servizio a prepararla!

Il bricco della nonna, lucido all’esterno
quando il caffè bolliva lasciava dei rigagnoli
belli e perfetti così sognavo di essere maggiorenne!

Compro anch’io l’Illy caffè o il Barbera
ma il bricco della nonna non c’è più
la mia moka è elettrica
in pochi minuti esce un buon caffè
e non c’è tempo per sognare.
Suona alle quattro la mia sveglia
quando vado a scuola ed il caffè
lo bevo in fretta e furia ma ricordo
sempre il caffè alla turca della nonna
quando prendo la granita al “Bar Venuti”

Quand’ero piccola il garzone portava
a casa solo panna e brioches
la nonna preparava la granita e per noi
era sempre festa. Con il passar degli
anni meno panna e più caffè.

Il bar Venuti ora è rinnovato
ci sono i tavolini fuori e s’incontra
sempre gente trendy.
Pregnancy notes week 34

There's a lump on my belly
moving and kicking more and harder
for it's about time to get ready
my ankles are swollen
it's hard to be comfortable
yet the miracle of Love
shows happiness in the pain.

My belly is very big
but you say it's beautiful
when you massage my body
with almond oil and
we both bite a strawberry.

Lang Lang plays Chopin
and you kiss my nipples
and you kiss my belly
and sing lullabies
and you gently come inside.
The birth of my twins

The light of fire wraps the cormorants
as silent pain explodes with a push
after another push until the miracle
of life shows his head and you hold
my hand and praise God and I push harder
and after the shoulders and another push
we can see our baby and God is with us.
He cries and they put him on my fat belly
for a moment before they ask me to push
again and again and the tears of joy
light my eyes when I can hear the twin
girl cry. It's a surprise and I praise
God when both babies are on my belly.
Happiness wraps our lives and joy
entangles our hearts and I don't
care how many stitches they'll give me.
And my nipples write the word love
as thoughts fly high in the sky

domenica 2 gennaio 2011

It's about time

A black violet and five white tulips
are natural perfumes in our bedroom
when outside a king protea is a queen
and you put on some music to relieve
my back pain and rub almond oil
on my belly and the baby kicks and kicks.
Joy is with us when you kiss my nipples
and gently come inside to sooth the pain.
God is in the Joy inside and the baby kicks
and kicks chasing a kite on the rainbow.
God is in the rainbow and the backache
flies with the kite and the baby smiles
and kicks and kicks for it's about time...

The sea is snoring

The sea is snoring this evening and chamal
wind beneath the cold air is wild.
My strong desires under the deep blue sea
roll in the zest of life and God is in it.
Slowly drunk I walk shoeless on the sand
and my feet are wet and the salt bites me.
God is in the salt and I am touched by Love
water reaches my belly and the baby kicks
and it's joy, God knows it and I feel it.
My belly is as big as the moon crescent
and bright and, as I walk in, water wildly
clutches my nipples and I know God is Love.
The voice of Love embraces my belly and
I lie dreaming my suckling baby.
Round and happy I let my husband hug me
and we both feel the rainbow bliss.
When he kisses my thighs and my breasts
we know this pregnancy is His gift to us.
The moon like my belly shows my beauty.
To my ID students

An English test and you perform at your best
My promise is a Monopoly tournament
Your faces are sad when I say only the best
Can play the Australian Edition Melinda has sent.
Your test is a listening comprehension
On Monopoly of course and then five exercises
On grammar and Mr Monopoly but where is your pennybag?
Paris Hilton loves Monopoly and you want to challenge her
That’s why you’re good at English!
Only the best can be millionaires
So off you go on your geography research
It’s all about Australia and your dreams fly high.
Marcella has got relatives there so she must do her best.
Who’s the banker today? Let’s throw the dice! Antonio? Carmelo?
Oh no, not again! It’s Marika turn and she’s just bought Barossa!
The plane is landing in Sydney airport but no money comes in!
My property is mortgaged! And Danilo is in jail!
Duly has gone bankrupt and Alexia is the winner!
29 million dollars she’s got in her hands.

Thank you Laura

To all raped young women

At a private party he laced your beer
the day after you're naked in the back room
bruises on your thighs and numbness:
it was the Rohypnol in your beer.
Now you're sick, drowsy and tired
and the unwanted sex you don't remember:
it has changed your life and weeks come and go.

Now you're pregnant without knowing
your baby's father: he just blew up your life.
You are alone as your body changes
and drop out of college: noone hugs you
and you cry out all your tears.

It was not your baby's fault
so you have him adopted:
it was a great gift of love
for you didn't kill him
and he can chase butterflies.

Cats

Young cats passing through alleys
shuffle love and blind people
in sneakers by shimy
green windows
light desire and beauty.

Mothers

Mothers love their children in their wombs
mothers breastfeed them with tenderness
mothers are anxious when they're sick
mothers stay up all night waiting for them
to come back from the disco.

Mothers love their children more
when they get hurt
when they get bad grades at school
when they get drunk in college
when they flunk an exam
when they steal a car and
have an incident.

Mothers love their children more
when they can't walk or speak
when they have serious handicaps
when they get AIDS.
Mothers love their children more.

IIIC

Sad faces mingling with tears
when chamal winds take your breath away
and the sun revenges happiness and laughter.

It's time to say farewell
the ship is sailing for the Pacific
dreams fill my light suitcase
for the trip of life.

Have you taken a pinch of optimism?
A pound of cleverness will do.
Don't let me down I can't swim!

Books are my only resources
and four langauges will help.
I can use computers and I can dream.

Prayer is my steady defense against
tear gas and terrorism. My bullets are
my Rosaries and the Holy Spirit is my shield.

Don't be sad chaps! Time will soothe your
pain and flowers will grow with love.

Sunset at Green Park

Smiling faces as we rest
orange juice and carrot cake
just for the birds
to forget few minutes of confusion
in Sara's heart
while waiting at Harrods door 6

Here people come and go
a pound for a chair
everybody eats or drinks
and the old man reads the paper
holding two beer cans.

This is life on a Friday afternoon
as the sun goes away
happiness and laughter
nobody is rushing
everything quiet and calm.

Love again

Love Again

I don't know where you are now
all I know is the tenderness
in your words of love and beauty.

Jasmine and medlars fill the air
and the deep blue waters sprinkle
with the chamal winds crabs and sea shells.

Stromboli is in front of me and its lava
washes the sea and fishermen cry
and sing old songs of tears and pain.
Just For You
Professor, when are you getting married?
is the recurring question you dislike
but the winds of love haven't
yet reached you in the stormy sea.

There may be a waltz just for you
in the morning dew museum
as you sip a glass of Mozart
and eat a slice of sacher Torte
and the violins will play also
for the beggars in Wien.

In the warm evening you shall dance
and she will say: "I'll love you forever!"
The greatness in the rainbow
shall sweep your solitude
as the sleepy butterflies
and coloured balloons
will explode with overwhelming joy
contemplating the world clear
like water in flames
vibrating with music waves.

Panarea

Panarea

It smells like medlars and sage
almonds and parsley, lemon and roses
the air here at the Anchor House.
Well known and much beloved with
its walls in the beautiful park by the rocks
where the sea is deep blue
Beethoven’s ninth symphony fills its site
and like love itself I grow stronger
and happier and peace enchants me again.

Waiting the sinking fire with love and
love again I can see you by the door.
Lisca Bianca is wounded but stronger
eaten by the quakes, wind and rain.
Seagulls are playing with the waves
and champagne waters you can breath
while sunset colours enter the region
of memory carved by the pen of a poet.

Aeolian Love

Aeolian love

It smells like capers and jelly beans
the memory of schooldays in the islands
seagulls storming the sky
as Beethoven’s symphonies fill the air
and dreams drift upon white pages.

We both long for a phone call
and unspoken words brighten our day
Happiness and Peace fly with the chamal wind
and pompous Joy in dense vapours
mixes the champagne waters
in the hot noon Aeolian landscape
and spreads Love.

Peace upon the wind

Peace upon the wind

Cut off the telephone
and grasp silence
when seagulls in white caps
come inland and shout love
to the Queen and take Eternity
as the heart asks pleasure.

A privilege yours:
you’re a spider
holding a silver ball
but be careful
and softly unwind
the yarn of pearl.

The width of life
by champagne waters
and we meet Heaven in a gaze
at a dazzling pace
and we pass the school
and we pass the shore
and we pass the setting sun
to reach Peace upon
the wind and pompous Joy.

Panarea

Panarea

A finch nest in the porch
by the Anchor House
where jasmine fills the air
mingling with bouganvillae
as my thoughts drift
with the white volcanic gas
spreading from Dattilo
in champagne waters
and winds of love
carry timid dreams
in and out my world.

The birds storm the sky
and every living creature
can sip from the cup of
Happiness and Peace
when almonds and sage
mix their perfumes
in a pinch of blue salt
in the noon landscape
and my heart beeps fast.

At the Anchor House (Panarea)

At the Anchor house

Blue-jay and clovers wrap my thoughts
in the silent night when seagulls storm the sky
and your ways come on my mind
while pure transits steal some light
from the regions of love and peace.

At the boundary of silence
God has spoken to me
I wonder if you sleep with your face
down against the pillow in the house
by the rocks where the sea is blue
and air smells like jasmine and medlars.

Professor, are you thinking about marriage?
I am not asking when or how as the music
of an harp fills the church on the mountain
and overwhelming joy contemplates
the world clear like water in flames
vibrating with music waves
and unfolding love and butterflies.

Winds of Love

Winds of love

Honeydew in the heart of sage and almonds
as spring colours unfold perfumes and love
among silent stones washed by the sea.

Schoolday memories disappear
and emotions grasp the sweetness of words
and the music of simple gestures
as the bakers makes bread.

Light desires in rose petals
wrap the echo of your tenderness
in the unspoken words sent in messages.

Sptember 11

Friends
I saw the towers
coming down like a sand castle
I saw people dying as they tried to
save themselves as I was doing my chores.
My heart stopped for a moment
and tears filled my dress.

Where are you Carol?
You're with many others in the rubble
and I can never forget
when we took the lift up to the top.

Where are you Carol?
You're in heaven with many others
and there is no more pain and grief
for you are in the light of love.

Can you hear me? Please pray from there
and no more lives shall be taken
away by hate and violence.

Friendship

Friendship
Friends listen to you when they are tired
they are there for you in time of need
they call you to say Hi
they sit near you when you're sick
they come to see you if you have a problem.
Friends lend you their bike so you get to
school on time
they pay your phone bill when you have
no money
they send you a pizza when you're hungry
they pay you a round trip ticket
to see you on Thanksgiving.
They come and help you before an exam
they are your shoulder when dad dies
they make a good cappuccino when you're thirsty
they steal for you a coffee mug at Starbuck's in Oxford.

Noon in Ganzirri

Noon in Ganzirri
This is the time of tensions
between bamboos and bouganvillaes
under the shade of palm trees
in the swimming pool
and in the warm water
dreams cross the weak spirit
and my heart rejoyces beyond hope
forgetting myself
in the wind's song
while a lonely horse
steams and stamps
at the corner of the road.
To Elizabeth Naucler
Sunday morning

When the light trickles through the cracked
panel of my study room door and
the hooves run like mad
for betting black with blood
at 5.00 a.m.
I know it’s Sunday morning once again.
Ferries come and go on the Strait
and the lights are on
like drifting dots before my eyes
upon the printed pages:
a letter from the Alands.
So I wonder if solid roots along
the chamal wind can travel
North to bring to Volholl
broom, mimosa, bouganvillae
jasmine, capers, almonds,
medlars, kiwis, oranges
and obsidians fine with love.

28-06-1992


Elizabeth Naucler came to Messina as governor of the Aland island to attend INSULA 2000 an International Conference held at the University of Messina and of which I was Scientific Secretary
It's A Debt Of Love And Poetry
It’s a debt of love and poetry, my friend,
a pilgrimage to peaceland.
From Kalauae to Mongibello
silent lava stones, oranges, jasmine
medlars and bouganvillaes levigated by time
dance on the rainbow with doves.
Children playing on the old square
throw in the air balloons and white gloves.
Where are my dreams if nobody listens?
Fire wraps water and mingles earth and sea
while dense vapours reach the blue sky.
Childhood memories I can still find in a
glass of milk and Gary's smile.
On my 50th birthday

The time has come to celebrate a new season
the ghosts are gone and the thorn of rain
clutches the flame of life in the cold air.

I am not who I wanted to be. The future
is waiting for me at Yellow Knife to possess
what I never got under the tangled sheets.

My backache at dawn will disappear but there
is no snow to quench my thirst and the past,
like a film to edit, comes to comfort me.

I am not the wife I wanted to be. The ring,
the necklace and the roses fix what happened
through the wall as I must conceal the rest.
In the turmoil of my soul
I am looking for an answer.
What is life without forgiveness?
I haven’t been a good husband
I haven’t been a good father
I made too many mistakes
I am alone at night.
Once I thought the canvas
of life had a blue thread
of joy when at sunrise and sunset
love had light eyes.
My scrapbook has a note
Easter 1985
I stole her youth and beauty
and now I can’t even remember
flying kites with my father.
I wasn’t given the chance
to play with my son.

Mafia victims memory day

April 2nd 1985
A bomb blast destroyed my family
it was just a mistake
my mother and twin brothers
were killed instead of the judge:
his car was behind my mother's.
Blood stains spread up to a house roof
a big hole on the street
my father never recovered
the judge still sees the horror
in a film going over and over his head:
my life hasn't been the same.
I learnt the meaning of mafia.
It hits the innocents and criminals.
The judge has lived as a dead person
for he feels guilty he is alive.
I'm waiting for the spring of my life.
I'd like to hug the judge.

Going to London

Going to London

I love the time before takeoff,
that stretch of time, no drifting thoughts
and the black fake leather row of seats
where you can meet famous or strange people
and children play with new toys and cry.
Nicola Pietrangeli tall and handsome
doesn’t attract the young girls any more
and nobody asks him an autograph.
The Rai journalist with his blue glasses
seems a waxed statue and I am
proud to have in my group
the young chap from Malèna.
The loudspeaker blurts
we all leap up and become
Flight 232 boarding at Gate 13.
Ballano le immagini
quando al buio apro la finestra
è Ulisse legato all’albero maestro
stregato dal canto delle sirene
che muore dalla voglia
di raggiungere le onde
per strappare dal fondo
coralli e madreperle.

Legato all’albero maestro
sente lo schiaffo nero del vento
e il canto che lo vuole al fondo
ma i nodi stringono e assanguano
e forte cresce il desiderio
quando la luna nella notte è rossa di passione.

Si calma il vento di chamal
ma sbuffa ansimando il mare
nero e spumeggianti onde cercano alti destini
si innalzano precipitano senza sapere dove andare.
La notte afferra così la mia voglia
di squarciare la luna
per entrare nell’oceano della vita.
29 Colonial Arms Apts, Chapel Hill


Ora quando torno a casa
all'ora di cena ho solo sette violette
raccolte passeggiando all'ombra
e posso guarnire l'insalata
con pomodoro avocado mais
water chestnuts e la mozzarella
acquistata a Durham e non più fresca
per avere il gusto dell'Italica terra.

La parmigiana é buona
col Fini stravecchio che papà ha mandato
la pasta è fatta in casa
e la crostata con la marmellata
di rabarbaro fa invidia al miglior chef.

Sfilano nella mia mente
i personaggi dell'Inferno
Roman Ingarden e Ronald Reagan
Ludovico Ariosto e James Joyce
trasformati in briciole del mondo
lucenti e mirabili in questo giorno d’aprile.

A cena forse gli amici islandesi
che porteranno il loro pesce secco
e sarà festa grande anche
per il blue-jay che si dispiuma
nel cielo azzurro oltre l’azzurro
in questa strana primavera.

Water chestnut, croccanti castagne d’acqua, cinesi d’importazione
Chapel Hill e Durham città dello Stato della Carolina del Nord, sedi di prestigiosi atenei americani

Lemiux Street, La Salle

Lemiux Street, La Salle (Montreal)

Pasta e fagioli mi obbligarono a mangiare
la zia con le lentiggini alle gambe e suo marito
nel freddo inverno del ‘68 quando nel Belice
tante furono le vittime del terremoto.
Vestiti e sciarpe di lana calda faceva la mamma
con la maglia che ci portava Tina.
Fu un inverno freddo freddo, tanta la neve
buona da mangiare fresca e quando lenta
cadeva era come vivere in “Pattini d’argento”.
Parlavo francese coi vicini e pattinavo sulla pista di
ghiaccio fatta nella backyard dal grosso poliziotto.
Le sciarpe gelate per il freddo sembravano armi taglienti
pungeva anche il muco nel naso e i gioiosi pomeriggi
veloci poi finivano con biscotti al marshmellow
arrostiti nel caminetto scoppiettante.


Quante asciugamani in regalo col sapone
per la lavatrice! Sono ancora nuove nel baule
dei ricordi buoni. Pessimo il ricordo invece
della prof di francese.Murielle St Pierre.
Chissà perché è l’unica prof di cui ricordo
ancora il nome per intero. Era brutta e goffa
con gli occhialini neri e il golf viola prugnato.
Mi diede “zerò” in francese, il primo giorno
di scuola ed avevo ancora il jetlag dopo il
lungo viaggio dall’Australia in Canada via Fiji e Hawaii!

Del Natale del 67 mi resta oggi
solo una poesia e nulla più.
Andavo a scuola anch’io col bus giallo
con le scritte nere, proprio come nei film americani.
A San Valentino i compagni mi riempiron di biglietti
io non li ricambiai e cosi mi tolsero il saluto
per me San Valentino era la festa
degli innamorati e non per noi bambini!

Via San Giovanni Bosco n30 is 255B

Via San Giovanni Bosco n 30 is 255B, Messina


Odora di caffè alla turca il ricordo dell’infanzia
e mi portavano lontano i sogni del mattino.
e quando Laganà portava il pane Roma
per me era festa grande mangiarne il caldo
occhietto con olio sale e pepe.
A tavola si era sempre in tanti la sera
e nelle feste con tutto il parentato
nonna e mamma puntuali
a mezzanotte preparavano la cena fredda
per lo zio che mai avvertiva se tornava.
(Lui sempre fuori con gli amici dopo
il matrimonio ha messo le pantofole!)

Qui sognavo gli Usa e mi dicevo “chissà
se i sogni diventano mai realtà?”
Qui piangevo anche per ingiuste punizioni
facevo i compiti con la compagnia
di trasmissioni radiofoniche
e passavo ore al telefono parlando
di motori, conchiglie e calcio con i
miei amici o vendendo i prodotti
Stanhome alle loro mamme.
La sera poi un sorso d’amaretto
con la nonna prima d’andare a letto!

Viale Antinori 93, Perugia

Viale Antinori 93, Perugia
Odora di lasagne e pollo al forno
con insalata e dolce il ricordo di casa Sartoretto
dove stavo a pensione, unica italiana tra stranieri
venuti a Perugia a imparare l’italiano.
La mia camera a due letti, non
appena io partivo veniva affittata agli stranieri
E papà pagava profumatamente!
Di fronte, l’Onaosi ospitava gli orfani di medici
ed i tanti giovani tutori la sera al bar da Franco
s’incontravan quando spesso inutilmente cercavo
di chiamare a casa e si usavano i gettoni
per telefonare. Messina sembra lontana e cosi
la corte discreta di Massimo Orsini Federici non mi
dispiaceva. La chiesa dell’Elce col suono dolce di
campane accoglieva anche incontri di Rinnovamento
e alla messa vespertina delle 19 partecipavo quando
non ero a lezione di filologia. Massimo all’angolo
abitava e cercava il mio sorriso quando uscivo.
Una volta lo invitai alla festa che facemmo in casa
in barba al vecchio Sartoretto.
La picola Eleonora cresceva accanto a me che
ordinavo appunti di glottologia aiutando la
mamma sua con la tesi su Lord Shaftesbury
che la vide laureata prima di Gianni suo marito.
Quanti stranieri in quella casa, libici, svizzeri,
canadesi, inglesi, americani, indiani, un putpourri
di vita che i miei orizzonti hanno allargato.

Flat 2, 19 Blythe street Thornbury

Flat 2, 19 Blythe Street, Thonbury (Melbourne)

Odora di birra lo schianto sul muro
nel cuore della notte
quando Mr Liston ubriaco fradicio
ammacca il paraurti della macchina
rosa della moglie interrompendo
i miei sogni innocenti
e il vecchio orsachiotto
poi abbraccio per raccontargli storie
di viaggi in isole lontane
dove nel mare turchino
un gruccione si dispiuma
e noci di cocco dissetano
finchè il milkman non suona
il campanello e papà paga il
latte di una settimana e porta in casa
il Daily Telegraph.

Leslie e Bonnie, detta “nanny” stanno
nella casa accanto. Lui mangia il
minestrone della mamma alle cinque
di mattina e la sera gioca a squash.
Lei mangia sempre meat pie al lunch
e fabbrica giocattoli. Quando la conobbi
mi disse che ero “rude” perché non le risposi
subito per entrare in casa e prendere
il vocabolario. Capii che voleva una scala
ma non ce n’era in casa e non sapevo
come dirglielo. Compresi in quel momento
ch’era importante parlare l’inglese.

A Padre Michele Pontari s.j.

Che cos’è l’Etica?

Per giorni e giorni mi sono interrogata
sul valore morale, sulla coscienza morale
ho cercato di definire il valore,
di definire il “morale” aggettivo.
Ho cercato, ho sbirciato, ho trascritto
definizioni, ho sudato e poi?

Che cos’è l’Etica?

Mi sono accorta che non è un libro come
Etica di Bonhoeffer Editore Bompiani
perché nessuno può spiegarmi come
dovrebbero andare le cose che “purtroppo”
non vanno: c’è chi vive in villa con piscina
in salotto e piscina in giardino
e c’è chi vive senza finestra in cucina.

Che cos’è l’Etica?

Non è un volume di consultazione
dove leggasi “azione morale garantita impeccabile”
perché ancora mi chiedo come mai
la figlia di Pincopallino
che non aprì bocca al concorso
prese il ventotto che a me fu negato.

Che cos’è l’Etica?

Non posso essere studioso di Etica
perché solo Lui è il critico competente
e giudice di tutte le azioni.
l’uomo morale o il cristiano si distilla
forse da un alambicco si chiese chi avrebbe
voluto anche personificare il tipo di vita ideale.

Che cos’è l’Etica?

A me non interessa descrivere in sé e per sé
il modo di essere buoni perché solo Lui è Buono
ma solo fare quell’esperienza limite
del dovere che mi aiuti a vivere
nel mondo con gli altri.


Quel viver da figlia sorridendo alla mamma
quando ripete per l’ennesima volta
“Cosa ci fa quel bicchiere sul tavolo?”
Quel vivere insegnando educando
gli alunni al perdono e alla pace
e a discernere il bene dal male.
Quel vivere sempre con la gioia
nel cuore che Dio m’ha donato
donandola agli altri come dono d’Amore.
Quel vivere sempre lasciando ogni cosa
per seguire Cristo là sulla croce,
là sull’altare, là per le strade quando
mi si chiede aiuto solo con lo sguardo.

Che cos’è l’Etica?

Riconciliarsi con Dio e ritrovare unità
quella che Adamo spezzò col peccato
e così la vita e le azioni più ovvie
diventano liete a Christi imitandi
perché in fondo alla strada
egli che è l’Alfa e l’Omega
non cerca titoli accanto a ogni nome
ma solo quanto gli abbiamo somigliato
e quanta sua grazia abbiamo
donato con l’agire umano.

Questa è una poesia di tantissimi anni fa, scritta mentre aspettavo su una panchina dell'Ignatianum che arrivasse il mio turno per sostenere l'esame di Etica. Alcuni mesi dopo Padre Michele moriva improvvisamente proprio il giorno del mio compleanno appena salito sul treno che l'avrebbe dovuto riportare a Messina dopo aver celebrato un battesimo in Puglia.

Laluce che ti avvolge

Apri gli occhi spenti
di chi e’ abbagliato dalla luce
dalla sabbia
dalle infezioni oftalmiche.
E fa che cieco non sia guida di ciechi.

Ezechia sovrano giusto
ha portato l’acqua alla piscina
di Siloè e cosi’ ora Lui
ti manda alla piscina
e per te
ha impastato fango e saliva.

Gli occhi ti si aprono
e i volti familiari puoi vedere.
La luce che ti avvolge
apre gli occhi del cuore
credi e ti prostri:
ecco il tuo Battesimo.