venerdì 4 ottobre 2013

Lampedusa 3 Ottobre

Passano le ore e alle luci dell’alba le fiamme
intonano una cantilena di morte
Corpi e ancora corpi distesi in quel di Lampedusa
Dispersi? No anche loro in fondo al mare

corpi senza vita pregni di paura 
da riportare in terra e seppellire
Una lunga lista senza nomi

donne per lo più e bambini
insieme a tanti giovani
schiacciati da Caino.
Il mondo resta indifferente

qualche commento ipocrita
da chi il portafoglio ha pieno
e da  cristiano di pasticceria
vuole che siano gli altri a fare
e intanto la sua bella casa mai apre per accogliergli.

Mamma che orrore!
Un pezzo di pane e un letto chiede tanta gente
e i ricchi sempre indifferenti.

Tu mi hai insegnato a mettere il posto di Gesù
e a tutti aprivi sempre il cuore insieme con papà!

“Vergogna !” grida il Papa e sanguina il suo cuore.
Pensiamoci fratelli a vivere l’amore
noi custodi dei fratelli diamo loro ciò che chiedono?
E’ Caino quello più forte e Abele ancora vittima,
giri il mondo e Caino e ancor Caino trovi-

a scuola,  nelle piazze, nelle strade di notte e a mare.

Comodamente a casa mangiano bene  in tanti 

e restiamo ammutoliti quelli che vorremmo aiutare e ancor aiutare.
Una preghiera poi facciamo stretti al papa e piangendo nel profondo.


Un sorriso lo doniamo?
Se di sorriso sei tanto avaro come puoi cambiare il mondo?
Una coperta calda calda a quel fratello sceso a terra con la pelle scura
A te fratello senza scarpe do la mano e un bicchier d’acqua e il mio abbraccio.