martedì 23 giugno 2009

Gli scritti di mio padre

La pioggia di ieri ha rinfrescato l'aria in città e cercando tra tante scatole con l'intento di liberarmi di una pò di cose ho trovato tanti bei ricordi lasciatemi da mio padre e scoperte dopo la sua morte, avvenuta nel 1990. Avevo pianto tanto dopo avere letto e riletto le tante pagine che non avevano alcun ordine. Il suo grande amore per noi e per Dio mi spinge a metterlo in mostra per gli altri:

Porto Melbourne

Una banchina di tronchi di Eucalipto:
sembra l'imbarcadero dei traghetti
del Porto di Messina.
Un mare di un altro colore
guardare l'orizzonte e
vedere un cielo diverso.
Mi rendo conto di non essere a Messina
mi viene una stretta al cuore.
La Marconi, grande e imponente,
pronta a salpare: un pò della mia patria
che mi lascia solo ma ho fatto appena in
tempo a consegnare il mio cuore.
Così lontana è la mia terra
in un altro continente
nuovo e diverso e l'anima si svuota
dalla maliconia.
La Marconi se ne va
penso alla vecchia Europa
all'Italia tanto lontana.
Il suo sorriso, le sue carezze,
il suo calore nel gelido mattino
di questo cotinente tre la sua nebbia
mi sento smarrito mentre gocce
di brina fredda brina scendono dal cielo
li dissolve una gialla lampadina
guardo davanti a me
una scia sembra polvere
ora è la nebbia dissolta dal vento
che se ne va via con me.