A G.P
Bravo a raccontare il gabbiano solitario
la vita stropicciata di una “precaria”
che riesce ad ascoltare le vibrazioni delle pietre
quando borbotta la radio e fischiano i treni.
“La mia scuola non è un pisciatoio”
grida al telefono la dirigente-preside
ed è come se lanciasse
un coltello al petto mio.
Scomode parole
che la mia penna raccoglie
con tanto gelo al cuore.
Passeranno i giorni.
Ci sarà la pioggia.
Lo scirocco e il maestrale
abbracceranno le pietre
ma non queste parole!
Settembre 2007
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