Canto d’amore a Panarea III
I
Odora di nespole e di salvia
di mandorlo e prezzemolo
di rose e di limoni
l’aria alla casa dell’Ancora.
Qui tra le amate pareti
nel parco stupendo tra le rocce
dove mare e cielo sono incanto blu
la nona di Beethoven riempie ogni angolo
di gioia e amore felicità e pace.
E mi sembra di vederti arrivare
mentre il camino è acceso.
Lisca Bianca è ferita ma più imponente
erosa dal vento, dalla pioggia e dal moto
anomalo che l’ha sbiancata.
I gabbiani giocano con le onde frizzanti
di champagne ed i colori del tramonto
entrano nella regione della memoria
scolpita dalla penna del poeta.
Poesia scritta a Panarea nel Parco di Veronica
RispondiElimina