Viale Antinori 93, Perugia
Odora di lasagne e pollo al forno
con insalata e dolce il ricordo di casa Sartoretto
dove stavo a pensione, unica italiana tra stranieri
venuti a Perugia a imparare l’italiano.
La mia camera a due letti, non
appena io partivo veniva affittata agli stranieri
E papà pagava profumatamente!
Di fronte, l’Onaosi ospitava gli orfani di medici
ed i tanti giovani tutori la sera al bar da Franco
s’incontravan quando spesso inutilmente cercavo
di chiamare a casa e si usavano i gettoni
per telefonare. Messina sembra lontana e cosi
la corte discreta di Massimo Orsini Federici non mi
dispiaceva. La chiesa dell’Elce col suono dolce di
campane accoglieva anche incontri di Rinnovamento
e alla messa vespertina delle 19 partecipavo quando
non ero a lezione di filologia. Massimo all’angolo
abitava e cercava il mio sorriso quando uscivo.
Una volta lo invitai alla festa che facemmo in casa
in barba al vecchio Sartoretto.
La picola Eleonora cresceva accanto a me che
ordinavo appunti di glottologia aiutando la
mamma sua con la tesi su Lord Shaftesbury
che la vide laureata prima di Gianni suo marito.
Quanti stranieri in quella casa, libici, svizzeri,
canadesi, inglesi, americani, indiani, un putpourri
di vita che i miei orizzonti hanno allargato.
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