Sono l'ultimo della fila
tutti a piedi nudi
scendiamo nel bunker
e poi per noi
completamente nudi
si apre la cella.
Sghignazzano le guardie
e in cielo c'è ancora l'eco
delle voci che gridano
" Appassirete come i tulipani"
L'eco penetra e brucia i nostri cuori
lancinanti i morsi della fame
e beve chi può la propria urina
e i secchi restano vuoti e asciutti.
Se chiedi pane e acqua alle guardie
ti danno calci al ventre
e botte e ancora botte.
Per tutto il sotterraneo
si diffonde di Kolbe la preghiera
e di rose e gigli odora l'aria intorno.
Lui con occhio sereno bello e raggiante
porge il braccio al suo carnefice
e la preghiera è sulle labbra.
Un bassorilievo ora al blocco 11
canta e ancora canta di gioia
Homo homini
e brilla la luce eterna
poesia è l'Amore
lezione all'Inferno
gioia esaltante
lampo di diamante
e del carnefice resta il commento:
"Questo prete era davvero un galantuomo"
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