giovedì 20 ottobre 2011

Fulva

In una vecchia casa di campagna in legno e mattoni ci abitava una gattina dal pelo fulvo. Si chiamava Fulva e adorava il giardinaggio, così intorno alla casa c’era sempre profumo di fiori: rose, ciclamini, peonie, gigli, violette e pansé.
Un giorno qualcuno, pensando che nel vecchio casolare non ci abitasse nessuno, gettò una vecchia scopa da spazzino che non usava più. Per Fulva trovarla fu come scoprire il calore dei raggi di sole. Si accorse ben presto di non poterne fare a meno:puliva la casa e il giardino e quando non aveva nulla da mangiare poteva volare in città o in montagna e procurarsi qualcosa.
Andare in città la divertiva da matti perché volava molto in alto. Le persone e le case sembravano puntini in movimento. Fulva vide tante cose strane e cominciò a sognare di potersi mettere un giorno al volante di un’automobile bella e lucida e andare ad alta velocità suonando il clacson, musica per le sue morbide orecchie non abituate ai decibel inquinanti.
Fulva raggiungeva il culmine della felicità quando in città mancava l’energia elettrica. Nessuno vedeva nel buio fitto e così lei entrava nella sua gelateria preferita per farsi scorpacciate di gelato che sciogliendosi scorreva a fiumi ed era più squisito al suo palato.
La maionese la mandava in visibilio e se era nei tubetti, prima li spremeva per scrivere dolci paroline e poi si leccava i baffi per settimane! Quando c’erano le fragole e le more la maionese si colorava ed era ancora più gustosa, Non aveva ancora scoperto quella crema marrone che i bambini mangiavano col pane!
Un giorno vicino alla pianta di fragole trovò un grosso topo grigio e una tartaruga. Si preoccupò che le mangiassero i suoi frutti e, presa dall’angoscia, cominciò a singhiozzare. Pianse a dirotto finché non sentì una vocina che la rassicurava. Si calmò e non ebbe più paura del topo ed entrò in casa. Qui con enorme sorpresa trovò un micione dal pelo fulvo. La scopa si mosse ed abbracciò una rosa rampicante …… e vissero tutti felici e contenti.
Novembre 1992

Nessun commento:

Posta un commento